2011/07/16 UDACE – 1° giorno Campionato del Mondo a San Vito al Mantico (VR): Classifiche

Le classifiche sono state gentilmente inviate da Adelio FACCIOLI e Alberto CAUSIN. Grazie! 
Sono raccolte anche nella apposita sezione "Classifiche 2011"
Clicca sul link sotto per aprire il documento o sul pulsante “Mostra” per vederle all'interno del post:

6 Commenti:

Anonimo ha detto...

semplice riflessione,ma con i tempi moderni che corrono ,e nessun straniero in classifica ,non sarebbe ora di cambiare denominazione a questa manifestazione che di mondiale non ha niente?????
diego simeoni

Anonimo ha detto...

Con il senno' di poi.....San vito al mantico non e' circuito per 200 e passa corridori!
Ovvio chi vince e' il piu' forte,ma sono gli altri 200 E PASSA PARTENTI DELLA CATEGORIA VETERANI A RITENERSI VINCENTI NEL NON ESSERE CADUTI!
luca p.

Anonimo ha detto...

Caro Luca, nonostante il tuo invito e le birre perse, il vero vincente è chi è stato a casa ! ;-)

Andrea Surplace Costa

Anonimo ha detto...

Prima di partire pensavo che il ponticello dopo il via fosse l'unico neo del circuito a confronto dei 200 o 150 o 180 iscritti. Invece correndo ho notato che NEMMENO QUELLO era un problema, solo nel primo giro ha creato un pò di ingorgo ma poi tutto liscio. Circuito selettivo al punto giusto che più che per la salita lo diventava per le molte curve da rilanciare, quindi i POLMONI e le GAMBE buone erano alla base di tutto. Se dovessi scegliere dove organizzare gara di un certo valore non sceglierei percorsi fatti di rettilinei piatti con qualche curva qua e la (nulla togliere a tutti gli organizzatori che le gare le fanno con ciò che hanno a disposizione e non si possono inventare strade nuove e salite dove non ce ne sono) ma sceglierei spesso e volentieri percorsi tecnici come a quest'ultimo mondiale di San Vito al Mantico ( magari non sempre poichè non è colpa di nessuno se il territorio altre località non offre altro che pianura e rettilinei ).
Quando la gara si fa dura impariamo ad accettare i percorsi così come sono e auguriamoci che organizzatori che si prendono la briga di mettere in piedi manifestazioni ciclistiche ce ne siano tutti i giorni. Se invece di lodarli li "smontiamo" prima o poi si stufano così andremo tutti in pista ciclabile a battere il nonno con la "Graziella".
Ivan C.
p.s. Io non ho concluso la gara ma non per questo mi sono sentito di criticarla come fanno molti quando vanno in difficoltà

Anonimo ha detto...

Pienamente daccordo con Ivan tuttavia, forse, meglio sarebbe stato limitare il numero dei partenti (es. max 100 per categoria).
Ad ogni buon conto il miei personali complimenti all'organizzazione.
Il Capitano

Anonimo ha detto...

Leggendo gli ultimi post mi sono accorto di aver omesso cmq i complimenti alla famiglia Fasoli per l'organizzazione.
Luca P.

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