1 febbraio: due anni di stop a Di Luca per la positivita' (cera) al giro 2009: "voglio correre ancora"



Riportiamo l'articolo pubblicato dagli organi di stampa sportiva

ROMA – Due anni e una forte multa accessoria: 282.040 mila euro per violazione del regolamento Uci (art. 326, che prevede la sanzione pari al 70% dell'ultimo stipendio dichiarato) e per rimborsare i costi delle controanalisi (2040 euro). Il Tna, il Tribunale antidoping del Coni ha sanzionato Danilo Di Luca, il popolare "killer" del ciclismo nostrano, per la doppia positività al Cera (tappe del 20 e del 28 maggio), l'epo di ultima generazione, al Giro 2009 concluso al secondo posto dietro al russo Menchov. Non aveva molta voglia di parlare il corridore all'uscita della curva sud dell'Olimpico, dopo quasi cinque ore di audizione davanti al Tribunale presieduto dall'ex magistrato Francesco Plotino.
Ma non aveva neppure perso la solita grinta combattiva: "Mi hanno tolto l'aggravante (per la quale rischiava 4 anni si stop, ex articolo 10.6 del codice Wada: ovvero non hanno tenuto conto della precedente sanzione per la frequentazione di un medico già sanzionato per doping, n.d.r.) - ha detto – adesso aspettiamo di vedere le motivazioni della sentenza, ci sono 30 giorni, poi andremo avanti. Io sono abituato a lottare, faremo ricorso al Tas (il Tribunale arbitrale dello sport). Io quella sostanza non l'ho mai presa". "Contestiamo il metodo di analisi – ha spiegato l'avvocato De Toni, difensore dell'abruzzese – e l'applicazione di quel metodo. Danilo si è sempre detto non colpevole e alla luce anche dell'istruttoria fin qui condotta, possiamo aggiungere di avere anche elementi in più a sostegno delle ragioni dell'atleta". Insomma, la tesi del metodo non affidabile e non sufficiente ad arrivare ad una certa condanna. "Ma ci sono anche altri elementi che ci sembra non siano stati presi in considerazione in maniera sufficiente". La sospensione parte dal 22 luglio scorso, quando l'atleta è stato sospeso dall'Uci e scadrà il 21 luglio del 2011. Il Tna ha respinto le richieste sia di acquisizione di ulteriori prove fatta dalla difesa, sia di temporanea sospensione della squalifica. "Confido nel Tas – ha detto Di Luca – sono sempre fiducioso. Smettere nel caso la sentenza venisse confermata? Assolutamente no. Sono ancora in grado di correre e fare i risultati che ho fatto fino ad oggi. Sarei pronto a tornare fra due anni, ma spero di poterlo fare anche prima".

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