21/09/2010 DOPING - Arrestato Enrico Rossi (cognato di Riccò)insieme ad altri 4, indagati altri 35.

Ci asteniamo da qualsiasi commento e riportiamo l’articolo di stampa del Corriere.

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“C'è anche un ciclista professionista, Enrico Rossi, tra i cinque arresti eseguiti dai Nas tra Roma e Rimini nell'ambito di un'operazione antidoping. Gli ordini di custodia cautelare in carcere che riguardano anche un ciclista dilettante, un farmacista e un'infermiera sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Perugia. La figura chiave dell’associazione a delinquere dedita al traffico illecito di sostanze dopanti scoperta dai Nas è, secondo la ricostruzione dei carabinieri, il ciclista Enrico Rossi soprannominato "Red", professionista del team "Ceramica Flaminia Bossini" di Rieti che risultata completamente estraneo alla vicenda. Rossi è il fratello di Vania Rossi ex campionessa italiana di mountain bike convivente con il più noto ciclista professionista Riccardo Riccò, risultato estraneo al giro di doping ma che in passato aveva subito due anni di squalifica proprio per doping. Il ciclista Enrico Rossi è stato arrestato stamattina a Torriana, in provincia di Rimini, con l’accusa di aver costituito un’associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze dopanti. Sono stati arrestati, nel corso dell’operazione, anche un ciclista amatoriale, un sedicente giornalista sportivo di origine colombiana, un farmacista e una infermiera. Inoltre in flagranza di reato durante le perquisizioni effettuate dai militari stamattina è stato arrestato un altro ciclista amatoriale ritenuto appartenente all’associazione. Sono inoltre indagati in stato di libertà, per gli stessi reati, altre 35 persone tra medici sportivi, preparatori atletici, farmacisti, frequentatori di palestre, ciclisti amatoriali e anche professionisti, «tra i denunciati - hanno spiegato ii carabinieri - ci sono anche ciclisti professionisti noti a livello nazionale, che corrono sia in Italia che all’estero». Ma su questi nomi c’è ancora il massimo riserbo degli investigatori".

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1 Commenti:

Anonimo ha detto...

A questo punto ritengo assolutamente necessario mettere in atto la radiazione
dal ciclismo appena un "corridore" viene
colto in fragranza di reato , come quelli
di cui è superfluo elencare i nomi e che dopo
un paio d'anni di "pentimento-purgatorio" se ne tornano a pedalare nel gruppo come nulla
fosse mai accaduto e gli dicono anche bravi se fanno dei risultati.
Danilo da Pordenone

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